Premessa: nella mia hybris mi sono illusa di poter parlare di una serie di oltre quaranta libri dopo averne letti dodici. Spoiler: non posso.
Premessa numero due: non una riga di questo articolo è oggettiva.
41 libri, 6 racconti e abbastanza materiale correlato tra mappe, libri scientifici e ricettari da avere sezioni a parte su Wikipedia. Se non hai ancora chiuso la pagina, complimenti, io l’avrei fatto.
Mondo Disco (o Discworld, se preferite l’inglese) è una serie di libri fantasy umoristici scritti da Terry Pratchett tra il 1983 e il 2015.
Per contesto, quando l’autore è stato insignito del titolo di cavaliere, insieme a degli amici ha costruito una fornace, estratto 80 kg di ferro da un campo e li ha fusi insieme a frammenti di ferro meteoritico (donato dal suo agente) per forgiare una spada.
Tornando alla serie, è composta da varie storie ambientate in un mondo a forma di disco che poggia su quattro elefanti, a loro volta sul dorso di una tartaruga che vaga nello spazio.
Queste storie sono suddivise in cicli che seguono determinati gruppi di personaggi, più alcuni stand-alone, il tutto legato da uno humor britannico che, tra satira e surrealismo, ricorda Douglas Adams.
Come iniziare?
Con alcune eccezioni, è possibile leggere ciascun libro singolarmente senza seguire l’ordine di pubblicazione, sebbene alcuni personaggi facciano camei al di fuori della propria serie e gli eventi abbiano luogo secondo una determinata cronologia. Tutto chiaro?
No, non lo è. Delle anime pie hanno creato una mappa su come funziona la serie per i neofiti in difficoltà come noi.
Esistono dunque diversi modi per approcciarsi alla serie, ma il mio primo consiglio per iniziare il Mondo Disco è di non iniziare dal Mondo Disco. Iniziate da Good Omens.
Good Omens, collaborazione tra Terry Pratchett e Neil Gaiman, è un romanzo umoristico, incentrato sulle vicende di un angelo e un demone che uniscono le forze per fermare l’Apocalisse.
Essendo un libro autoconclusivo ambientato nel presente, rappresenta un avvicinamento più morbido allo stile di Pratchett, pur dando un’idea chiara del tipo di umorismo e prosa utilizzati.
In che ordine va letta la serie?
La prima e forse più ovvia è quella di leggere i libri in ordine di pubblicazione. Essendo la maggior parte dei volumi autoconclusivi, è possibile passare da un ciclo all’altro o ad altre letture senza paura di dimenticarsi punti salienti della trama. Inoltre, ciò permette di cogliere camei e riferimenti ad altri libri della saga che altrimenti non si noterebbero.
Consigliabile per chi ha intenzione di leggere tutta la saga, questo metodo non è il migliore per chi è in dubbio, considerando che i primi libri sono tra i più deboli. La scrittura migliora con il passare degli anni e, se leggere Il Colore della Magia dopo i libri successivi possa essere un anticlimax, averlo come prima impressione della serie può scoraggiare.
La seconda opzione è quella di seguire i cicli. Questo permette di accompagnare un cast di personaggi senza interruzioni ed è preferibile per chi vuole leggere una serie tutta d’un fiato.
Il principale problema sta nel fatto che solo la prima metà dei libri (in ordine di pubblicazione) è stata tradotta in italiano, troncando così la seconda parte degli archi narrativi. I libri sono pur sempre reperibili in inglese, con un livello medio-alto, ma è più difficile trovarli in biblioteche.
I cicli sono sei: Scuotivento, Streghe, Morte, Guardie, Tiffany e Moist von Lipwig (in ordine di pubblicazione).
Scuotivento, mago incapace di fare magie, cinico, concreto e prontissimo a non rischiare la vita per un ideale nobile e irrealistico, è l’immagine al negativo del tradizionale eroe fantasy e attraverso i suoi occhi scettici incontriamo per la prima volta elementi chiave della serie, tra cui la città di Ankh-Morpork, perla del Disco (nel senso di “pezzetto di immondizia ricoperto dalle secrezioni malaticce di un mollusco morente” cit. La Luce Fantastica) e il Bibliotecario (mago trasformato in orango che rifiuta di tornare alla forma originaria).
Per gli amanti di Shakespeare (sì, esistiamo), delle fiabe o semplicemente chiunque il cui aesthetic sia “streghe nei boschi ma caotico”, il ciclo delle Streghe è l’inizio perfetto. Sebbene il primo libro sia teoricamente L’Arte della Magia, questo è relativamente scollegato rispetto agli altri e si può iniziare direttamente da Sorellanza Stregonesca.
Morte, possibilmente il personaggio più riuscito della serie, fa camei in ogni libro ed è al centro di un intero ciclo narrativo. Pur personificando uno dei concetti più spaventosi per l’essere umano, risulta uno dei personaggi più amabili: chiacchiera con le anime prima di scortarle nell’aldilà, ama i gatti, ha chiamato il suo cavallo Binky e prende sotto la propria ala pressoché ogni bambino che incontra.
La serie delle Guardie si incentra invece su un gruppo di guardie notturne ad Ankh-Morpork, in una specie di poliziesco fantastico.
Per quanto riguarda Tiffany e Moist von Lipwig… non sono ancora arrivata a quel punto, quindi Wikipedia è probabilmente una fonte più affidabile.
La terza possibilità è di ignorare tutto ciò che è stato scritto sopra e leggere i libri in ordine casuale. Non so di nessuno che l’abbia fatto, ma sembra un’esperienza interessante.
Il Mondo Disco è una serie fantasy molto consapevole dei cliché del genere e che non ha paura di giocarci sopra, che sa trattare temi delicati con umorismo senza cadere nella presa in giro.
Il detentore del record per libri rubati dalle biblioteche del Regno Unito merita un tentativo.