Esempi dall’antichità a oggi: senso civico e fiducia nella scienza per affrontare la pandemia

I contagi per Covid-19 sono saliti molto proprio quando ormai pensavamo di aver riacquistato una certa normalità. La fine della pandemia era solo un’illusione e molti di noi sapevano già che il virus avrebbe colpito ancora. Almeno, grazie ai vaccini, le persone non rischiano più di stare molto male, ma il Covid-19 sta ancora condizionando le nostre vite. In questo momento c’è bisogno di non dimenticare quello che i virus hanno causato in passato, ed è opportuno guardare a dei modelli che ci aiutino a combattere ancora una volta la pandemia. In questo articolo vi porterò due esempi per dirvi come penso sia giusto porsi davanti al momento difficile che stiamo vivendo: uno viene dall’Eneide di Virgilio, l’altro dal nuovo film diretto da Adam McKay, Don’t Look Up.

Inizio parlando dell’Eneide, il poema epico scritto da Virgilio durante il principato di Augusto. Lo so, sembra strano pensare che un libro scritto duemila anni fa possa avere a che fare con le nostre vite oggi, ma la verità è che esso, come sostiene la scrittrice Andrea Marcolongo, è perfetto per i momenti difficili. Pensateci, Enea ha dovuto affrontare situazioni molto complicate, prime fra tutte la distruzione della sua amata città, Troia; seguendo però le indicazioni degli dei e mettendo in campo tutto il suo valore è riuscito ad arrivare nel Lazio e fondare una patria per la sua gente. La sua virtù principale è la pietas, valore che secondo le antiche tradizioni di Roma significava possedere un grande senso del dovere e un rispetto verso gli altri membri della comunità e gli dei tale da mantenere con loro un rapporto di pace. Andrea Marcolongo dedica un capitolo del suo libro La Lezione di Enea al concetto di pietas e giunge alla conclusione che essa significa avere uno scopo, compiere il proprio dovere in modo esemplare. Enea è il portatore principale di questa virtù perché, anche se non vorrebbe fare l’eroe come il Fato gli impone, non cede mai e porta a termine i suoi doveri. L’eroe troiano non ha la furbizia di Ulisse o l’agilità e la forza di Achille, ma è tenace e sa cosa deve fare. Enea soffre molto, perde persone care come la moglie Creusa o l’amico Pallante, si vede costretto ad abbandonare Didone, l’amata regina di Cartagine, ma non si può arrendere e non si da per vinto davanti a nulla. La guerra di Troia gli ha portato via tutto; davanti alle scene del terribile conflitto rappresentate nel tempio di Cartagine si commuove (le famose lacrimae rerum), ma non può pensare al passato, deve guardare al futuro. 

Penso che nei momenti difficili come quello che stiamo vivendo, la tenacia sia tutto. Enea farebbe di tutto per la sua gente e si fida fortemente degli dei perché comprende che loro sanno cos’è meglio per lui e le persone che gli stanno accanto, proprio come oggi noi dobbiamo fidarci degli scienziati. Nessuno pretende che noi siamo degli eroi come Enea, ma il senso civico è richiesto a tutti. Davanti a evidenze scientifiche, come fa certa gente a pensare che il vaccino serva per controllarci o addirittura che il Covid-19 non esista? 

Proprio qui subentra il mio secondo esempio: il film Don’t look Up. Consiglio a tutti la visione del film, perché, con una satira ben curata, esso riesce a divertire ma allo stesso tempo impone una riflessione: la scienza, che è capace di offrire soluzioni alle quali dovremmo aggrapparci con forza per salvarci da catastrofi (nel caso del film, un’enorme cometa che punta dritta verso la terra), è spesso ostacolata da persone che non vogliono affrontare minimamente la situazione. Tra questi, i negazionisti, forse per sentirsi più intelligenti di chi ha più esperienza, si oppongono con convinzione alle persone più qualificate, come i protagonisti che vengono portati all’esasperazione. Tutto ciò provoca, o almeno a me ha provocato, indignazione per il comportamento non solo di persone comuni, ma anche di personaggi influenti. Ecco perché questo film può essere considerato un’allegoria della pandemia (e non solo). Ma non voglio rovinarvi la visione di questa pellicola, che tra l’altro ha un cast eccezionale e a mio parere è girato molto bene, quindi mi fermerò qui. 

Concludo solo dicendo che è giusto avere le proprie opinioni, e la libertà di ognuno di noi deve essere rispettata, ma ai problemi che riguardano tutti non possiamo opporci senza valide ragioni, lo dobbiamo alla comunità. Ecco come dobbiamo porci davanti alla pandemia: con senso civico e fiducia nella scienza. 

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