Piera Aiello

Avete mai sentito il nome Piera Aiello? Dal 2019 è una delle 100 donne più influenti al mondo secondo la BBC.

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Nel caso non la conosciate cerchiamo di raccontarvi in queste poche righe la storia della sua vita.

Piera Aiello nasce a Partanna, in provincia di Trapani, il 2 luglio del 1967.
Nasce in una famiglia mafiosa ed è costretta a  sposare Nicola Atria, figlio di Vito Atria, il boss mafioso del suo paese natale.

Appena nove giorni dopo le nozze, viene ucciso suo suocero e dopo sei anni anche suo marito. Lei è testimone dell’assassinio di quest’ultimo, insieme alla figlia di soli tre anni, e decide di parlare e raccontare ciò che sa collaborando con la polizia e la magistratura. Uno dei magistrati è Paolo Borsellino.

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Dal 1991 è costretta a partecipare al programma di protezione sotto scorta, insieme alla cognata, Rita Atria, appena diciassettenne: lasciano la Sicilia e cambiano identità.

Il 19 luglio 1992 viene ucciso Paolo Borsellino nella strage di via D’Amelio, appena pochi mesi dopo la strage di Capaci, del 23 maggio 1992, durante la quale venne ucciso Giovanni Falcone. Rita, che riponeva grandi speranze in Paolo Borsellino e nel suo lavoro, non riesce più a sostenere il peso della vita che è costretta a vivere e si suicida, lanciandosi dal settimo piano di un palazzo a Roma, in via Amelia.

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Piera rimane sola, ma continua la lotta contro la mafia: nel 2008 viene nominata presidente dell’associazione antimafie “Rita Atria” di Milazzo e nel 2012 viene pubblicato il libro “Maledetta Mafia”, scritto da lei e da Umberto Lucentini (giornalista e biografo di Paolo Borsellino).

Continua ad essere coinvolta nella lotta contro la mafia ma solo nel 2018, dopo più di 27 anni nel programma di protezione, ricomincia a vivere come Piera Aiello, quando viene eletta alla Camera dei Deputati nel collegio di Trapani  per il Movimento 5 stelle.

Piera Aiello è stata la prima testimone di giustizia a diventare Parlamentare.
È importante ricordare la differenza tra testimone di giustizia e pentito: entrambi contribuiscono alla lotta contro la mafia, ma il pentito era in passato un attivo membro della mafia mentre il testimone di giustizia è semplicemente un testimone.

La mafia è una realtà ancora viva, una realtà di violenze e di silenzi, di molte donne che sono obbligate a seguire le orme dei mariti, ad assecondarli in ogni loro scelta e a portare il velo nero a vita se muoiono. Ma c’è anche chi decide di porre fine al silenzio, e per questo rischia la vita.

Speriamo che la sua storia possa essere un invito a reagire alle ingiustizie e ai soprusi che purtroppo sono ancora all’ordine del giorno.

Di seguito è il link per aprire un fumetto interamente dedicato alla biografia di Piera Aiello realizzato da Martina Manzoni.

Piera Aiello- graphic novel di Martina Manzoni

Riportiamo anche il link del fumetto dedicato a Rita Atria da Destiny Aghariagbonse.

Rita Atria- graphic novel di Destiny Aghariagbonse

Infine consigliamo un libro che racconta la storia di Rita Atria: Volevo nascere vento. Storia di Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino.” di Andrea Gentile.

Articolo di Yara Amigoni e Martina Manzoni

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