E il mondo si interroga…

Uno dei più gravi problemi degli adolescenti (e non solo) è l’assuefazione alle sostanze stupefacenti: la droga.

Ormai ogni giorno sentiamo parlare in televisione dell’aumento a dismisura delle droghe leggere, perché sempre più giovani comprano evasione in pasticche.

Molti giovani fanno uso di queste sostanze soprattutto durante il sabato sera, in cui si ritrovano tutti insieme per distrarsi,  cantare e ballare. Non è possibile divertirsi ma sempre proteggendo e tutelando la propria salute? Le droghe, anche se leggere, non sono comunque da sottovalutare; oltre a creare dipendenze fisiche e psicologiche, possono causare gravi patologie a chi ne fa uso assumendo dosi eccessive: si possono avere gravi danneggiamenti ai polmoni, aumenta il rischio di cancro, c’è una diminuzione della memoria e un conseguente aumento degli incidenti stradali. Anche quest’ultima conseguenza suscita molta rabbia: è normale che quando una donna, una ragazza, un uomo esce di casa, rischia di ritrovarsi coinvolto in incidenti, spesso gravi, a causa di queste persone che non pensano al bene pubblico, alla salute propria e degli altri, ma solamente a sentirsi più forti, più potenti, più fighi? Oppure delle volte l’abuso di droga si può manifestare con il conflitto generazionale: la rivolta contro il mondo dei valori dei propri genitori.

Spesso i giovani sottovalutano il problema e pensano che fare uso di queste sostanze una volta sola, tanto per provare, non avrà conseguenze. Ma una cosa tira l’altra e il pericolo della dipendenza è dietro l’angolo, l’organismo può assuefarsi e potrebbe non farne più a meno.

Le droghe inizialmente creano un senso di euforia, di felicità, la vita viene osservata con altri occhi, sembra quasi perfetta.

Il mondo si trasforma, la realtà assume un’altra dimensione: forse più bella; questo è quello che pensano le persone che ne ricorrono.

In realtà non tutte le persone che utilizzano stupefacenti sono individui che vogliono apparire più potenti ed energici. Infatti alcuni sono ragazzi di ricca famiglia, senza preoccupazioni o problemi di alcun tipo; altri sono ragazzi che si ritrovano alle spalle un passato che noi non riusciamo neanche ad immaginare, e magari provengono da famiglie e quartieri disagiati, e per divertirsi diventano artefici di veri e propri atti di vandalismo anche contro le forze dell’ordine , solo per il gusto di farlo, fino all’atto criminale vero e proprio. La rabbia, il senso di delusione, di colpa, di tristezza, oppure la necessità di dimenticare dei dolori vissuti, delle scelte sbagliate, la voglia di evadere, di sfuggire dalla noia del quotidiano, o il successo da conseguire ad ogni costo, a scuola, sul lavoro, in società, con la necessità di essere sempre all’altezza di ogni situazione, porta i giovani (e anche gli adulti) a cercare l’aiuto nelle droghe. E il mondo si interroga.

Forse sarebbe utile ripristinare quel dialogo generazionale fra genitori e figli.

La scuola può diventare un’occasione emotivamente significativa di maturazione culturale, affettiva e civile. La società deve essere in grado di proporre ai giovani possibilità di auto realizzazione.

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