Aveva fame e freddo ed era lontano da casa, in una terra straniera.
Gettato in una guerra, una guerra improvvisa e non voluta, una guerra che non voleva combattere.
Doveva liberare l’Ucraina, o almeno così gli avevano detto. Gli avevano detto che era governata dai nazisti. Che il popolo aveva bisogno di loro.
Era tutto falso.
La sua mente si fermò a osservare l’irrealtà di quella situazione. Un’illusione.
Vedeva sangue, sangue ovunque. La gente si accasciava. Chi poteva scappava. Si sentivano solo urla e grida. I bambini piangevano.
Poi uno sparo, uno dopo l’altro.
Uno lo sentì più vicino. Più forte e doloroso.
Emise un grido, un grido soffocato, che si confuse con mille altri.
E non si mosse più.
Bellissimo lavoro, Chiara! Mi hai commosso!